Area archeologica Via Casimiro
Un grande rocchio scanalato, parte di una colonna in pietra, segnala la presenza, su via Casmiro, di un’importante area archeologica con resti di un edificio pubblico risalente a epoca imperiale (prima metà del II sec. d.C.)Un grande rocchio scanalato, parte di una colonna in pietra, segnala la presenza, su via Casmiro, di un’importante area archeologica con resti di un edificio pubblico risalente a epoca imperiale (prima metà del II sec. d.C.), pavimenti di nuclei abitativi di epoca repubblicana (I-II sec. a.C.), frammenti relativi alla basilica di San Pelino. A questa fanno riferimento il sarcofago “vetero-cristiano” in pietra locale di tipo palestinese, con croci in rilievo a braccia uguali e la lastra votiva con rappresentazione del volatile che becca il ramo di un vegetale, riferibili al tardo VII secolo e conservati nel museo provinciale “Ribezzo”. In sito sono resti marmorei attribuiti a un porticato appartenuto a un edificio monumentale per la cui costruzione, in età traianea, quando per dar luogo ad un’ ampia ridefinizione urbanistica della città in senso monumentale, fu necessario abbattere edifici civili d’età repubblicana di cui permangono i notevoli pavimenti musivi.
Un grande rocchio scanalato, parte di una colonna in pietra, segnala la presenza, su via Casmiro, di un’importante area archeologica con resti di un edificio pubblico risalente a epoca imperiale (prima metà del II sec. d.C.), pavimenti di nuclei abitativi di epoca repubblicana (I-II sec. a.C.), frammenti relativi alla basilica di San Pelino. A questa fanno riferimento il sarcofago “vetero-cristiano” in pietra locale di tipo palestinese, con croci in rilievo a braccia uguali e la lastra votiva con rappresentazione del volatile che becca il ramo di un vegetale, riferibili al tardo VII secolo e conservati nel museo provinciale “Ribezzo”. In sito sono resti marmorei attribuiti a un porticato appartenuto a un edificio monumentale per la cui costruzione, in età traianea, quando per dar luogo ad un’ ampia ridefinizione urbanistica della città in senso monumentale, fu necessario abbattere edifici civili d’età repubblicana di cui permangono i notevoli pavimenti musivi.