I Messapi e i Romani
La storia e il destino di Brindisi sono strettamente legati alla presenza del porto naturale e alla favorevole posizione geografica che, nel corso dei secoli, hanno determinato l’interesse di quanti volevano controllare la foce dell’Adriatico.
Furono i Messapi a definire la forma urbis della città sui rialti del seno di ponente del porto interno; il nome, secondo Strabone, sarebbe derivato da “Brunda” termine significante della configurazione dell’ansa portuale raffrontata a una “testa di cervo”.
Nel III secolo a. C. Brindisi e il Salento entrarono nell’orbita romana; la città, collegata a Roma dalla regina viarum, l’Appia, cui più avanti nel tempo si affiancherà la Traiana, divenne un grande centro commerciale e militare, vero grande centro logistico per l’avanzare dell’Occidente in oriente.
Brindisi, grande centro urbano, ospiterà Cicerone prima e dopo il suo esilio, vedrà confrontarsi Pompeo e Cesare, stipulare fra Marco Antonio e Ottaviano la Pace di Brindisi. Vi ebbe i natali Marco Pacuvio e vi trascorse gli ultimi giorni di vita Virgilio; gli umanisti brindisini lo celebreranno materializzandone la presenza in una casa, in realtà medievale, situata sopra il promontorio delle colonne.