Cattedrale e Piazza Duomo
La basilica Cattedrale dedicata a San Giovanni Battista, il cui perimetro fu consacrato dal pontefice Urbano II nel 1089, fu costruita entro il 1143 secondo i canoni dell’architettura romanica.La basilica Cattedrale dedicata a San Giovanni Battista, il cui perimetro fu consacrato dal pontefice Urbano II nel 1089, fu costruita entro il 1143 secondo i canoni dell’architettura romanica.
Ruggero, figlio di Tancredi, fu qui incoronato re di Sicilia nel 1191 (primo fra i normanni ad esserlo fuori Palermo) e, nell’anno successivo si unì in matrimonio con Irene, figlia dell’imperatore di Costantinopoli.
Nel 1225 l’imperatore Federico II, trentunenne e vedovo da cinque mesi, celebrò le sue nozze con la tredicenne Isabella di Brienne.
Attualmente poco rimane della chiesa romanica che, dopo il terribile terremoto del 20 febbraio 1743 venne ricostruita e ancora modificata nel corso dei secoli. Le statue in marmo sintetico, posizionate sulla facciata nel 2007 rappresentano i santi Leucio, Teodoro, Lorenzo da Brindisi e S. Giustino de Jacobis. Il campanile, ove è ammurato lo stemma dell’arcivescovo Giovan Battista Rivellini (1778-95) fu ricostruito, attenendosi all’antico modello, dopo i crolli conseguenti ai bombardamenti aerei alleati subiti da Brindisi durante la Seconda guerra mondiale.
L’interno, diviso in tre navate, originariamente era caratterizzato da un pavimento musivo che le fonti documentali ci dicono realizzato nel 1178 per volontà dell’arcivescovo Guglielmo (1173-1181). Vi erano raffigurate scene dell’antico testamento, figure mitologiche e simboliche e scene della Chanson de Roland, i cui protagonisti, in guerra contro i musulmani di Spagna, fungevano da mitico esempio per i crociati che si riunivano in preghiera prima di salpare verso la Terra Santa. Oggi sono visibili alcuni frammenti dell’antico mosaico nella navata laterale sinistra ed intorno all’altare maggiore.
L’area presbiteriale fu rialzata, rispetto al piano della chiesa , l’abside centrale fu demolita per dar spazio al coro dei canonici, in legno di noce, opera cinquecentesca di intagliatori locali.
Nel Cappellone del Santissimo Sacramento si conservano le reliquie di San Teodoro, patrono della città.
Approfondimenti
Storia della Cattedrale di Brindisi I palazzi Arcivescovili Il romitorio dei vescovi Il palazzo del SeminarioLa basilica Cattedrale dedicata a San Giovanni Battista, il cui perimetro fu consacrato dal pontefice Urbano II nel 1089, fu costruita entro il 1143 secondo i canoni dell’architettura romanica.
Ruggero, figlio di Tancredi, fu qui incoronato re di Sicilia nel 1191 (primo fra i normanni ad esserlo fuori Palermo) e, nell’anno successivo si unì in matrimonio con Irene, figlia dell’imperatore di Costantinopoli.
Nel 1225 l’imperatore Federico II, trentunenne e vedovo da cinque mesi, celebrò le sue nozze con la tredicenne Isabella di Brienne.
Attualmente poco rimane della chiesa romanica che, dopo il terribile terremoto del 20 febbraio 1743 venne ricostruita e ancora modificata nel corso dei secoli. Le statue in marmo sintetico, posizionate sulla facciata nel 2007 rappresentano i santi Leucio, Teodoro, Lorenzo da Brindisi e S. Giustino de Jacobis. Il campanile, ove è ammurato lo stemma dell’arcivescovo Giovan Battista Rivellini (1778-95) fu ricostruito, attenendosi all’antico modello, dopo i crolli conseguenti ai bombardamenti aerei alleati subiti da Brindisi durante la Seconda guerra mondiale.
L’interno, diviso in tre navate, originariamente era caratterizzato da un pavimento musivo che le fonti documentali ci dicono realizzato nel 1178 per volontà dell’arcivescovo Guglielmo (1173-1181). Vi erano raffigurate scene dell’antico testamento, figure mitologiche e simboliche e scene della Chanson de Roland, i cui protagonisti, in guerra contro i musulmani di Spagna, fungevano da mitico esempio per i crociati che si riunivano in preghiera prima di salpare verso la Terra Santa. Oggi sono visibili alcuni frammenti dell’antico mosaico nella navata laterale sinistra ed intorno all’altare maggiore.
L’area presbiteriale fu rialzata, rispetto al piano della chiesa , l’abside centrale fu demolita per dar spazio al coro dei canonici, in legno di noce, opera cinquecentesca di intagliatori locali.
Nel Cappellone del Santissimo Sacramento si conservano le reliquie di San Teodoro, patrono della città.
Approfondimenti
Storia della Cattedrale di Brindisi I palazzi Arcivescovili Il romitorio dei vescovi Il palazzo del Seminario