Chiesa del Cristo dei Domenicani
La chiesa del Cristo dei Domenicani, con annesso convento (soppresso nel 1813), si sa completata nel 1232 e voluta dal beato Nicola Paglia di Giovinazzo, padre domenicano.La chiesa del Cristo dei Domenicani, con annesso convento (soppresso nel 1813), si sa completata nel 1232 e voluta dal beato Nicola Paglia di Giovinazzo, padre domenicano. La cultura di committenti e maestranze appare ancora ricca di riferimenti romanici, espliciti nella facciata monocuspidale, a conci alternati di pietra bianca e carparo dorato, su cui si apre il grande e splendido rosone. Sulla lunetta che sovrasta il portale nel 1966 è stato collocato un rilievo raffigurante il Crocifisso con ai lati il beato Nicola Paglia e S. Domenico di Guzman.
All’interno, a navata unica, si conservano due altari barocchi, risparmiati dai restauri della seconda metà del Novecento. L’attuale abside è ridotta rispetto all’originale essendo stato demolito il presbiterio,fra il XV e XVI secolo, per la ridefinizione delle strutture difensive di Porta Lecce.
Sull’altare maggiore si può ammirare il crocifisso ligneo duecentesco che ebbe larga venerazione in tutta la Terra d’Otranto, essendo considerato un manufatto miracoloso. Secondo una leggenda, infatti, fu trasportato a Brindisi da Alessandria d’Egitto su una nave veneta ed esposto temporaneamente nella chiesa del Cristo nei giorni precedenti la ripartenza alla volta di Venezia. Quando però si tentò di riportarlo sulla nave, nonostante ogni sforzo, fu impossibile rimuoverlo tanto era diventato pesante. I marinai veneti furono costretti a lasciare il crocifisso nella chiesa, accontentandosi di portar via solo l’indice della mano destra.
Altra pregevole opera è la statua lignea policroma della Madonna della Luce datata XIII sec. detta anche Madonna della pisara per la leggenda secondo la quale la Vergine volle punire con una pisara (pesante attrezzo agricolo in pietra) un oltraggio subito da un soldato francese.
La chiesa del Cristo dei Domenicani, con annesso convento (soppresso nel 1813), si sa completata nel 1232 e voluta dal beato Nicola Paglia di Giovinazzo, padre domenicano. La cultura di committenti e maestranze appare ancora ricca di riferimenti romanici, espliciti nella facciata monocuspidale, a conci alternati di pietra bianca e carparo dorato, su cui si apre il grande e splendido rosone. Sulla lunetta che sovrasta il portale nel 1966 è stato collocato un rilievo raffigurante il Crocifisso con ai lati il beato Nicola Paglia e S. Domenico di Guzman.
All’interno, a navata unica, si conservano due altari barocchi, risparmiati dai restauri della seconda metà del Novecento. L’attuale abside è ridotta rispetto all’originale essendo stato demolito il presbiterio,fra il XV e XVI secolo, per la ridefinizione delle strutture difensive di Porta Lecce.
Sull’altare maggiore si può ammirare il crocifisso ligneo duecentesco che ebbe larga venerazione in tutta la Terra d’Otranto, essendo considerato un manufatto miracoloso. Secondo una leggenda, infatti, fu trasportato a Brindisi da Alessandria d’Egitto su una nave veneta ed esposto temporaneamente nella chiesa del Cristo nei giorni precedenti la ripartenza alla volta di Venezia. Quando però si tentò di riportarlo sulla nave, nonostante ogni sforzo, fu impossibile rimuoverlo tanto era diventato pesante. I marinai veneti furono costretti a lasciare il crocifisso nella chiesa, accontentandosi di portar via solo l’indice della mano destra.
Altra pregevole opera è la statua lignea policroma della Madonna della Luce datata XIII sec. detta anche Madonna della pisara per la leggenda secondo la quale la Vergine volle punire con una pisara (pesante attrezzo agricolo in pietra) un oltraggio subito da un soldato francese.