Le chiese di Brindisi
L’Ecclesia Mater di Brindisi, il cui perimetro fu benedetto dal pontefice Urbano II il 1089, fu riedificata, dopo il terremoto del 20 febbraio 1743, su progetto dell’architetto neretino Mauro Manieri, e più volte restaurata fra XX e XXI secolo. Conserva elementi, quali il pavimento musivo e la semiabside di destra, dell’originaria fabbrica romanica, notevole il coro di legno del 1594. La chiesa di San Benedetto, che esisteva già nel 1089 ed era dedicata a Santa Maria Veterana, ha un architrave, sul portale d’ingresso, con pannelli scolpiti con scene di combattimento fra uomini e animali fantastici; chiesa, chiostro e campanile quadrato sono di grande interesse per gli studiosi di arte medievale. Il tempio di San Giovanni al Sepolcro, a pianta circolare, risale agli inizi del XII secolo ed ha consistenti tracce di affreschi lungo le pareti. La bellissima ed elegante chiesa di Santa Maria del Casale e si caratterizza per l’alternarsi nelle pareti esterne, in armoniose composizioni geometriche, di conci di arenaria grigia e carparo dorato e per il protiro pensile a baldacchino su mensola scalata; all’interno ha affreschi trecenteschi e quattrocenteschi che documentano l’interesse delle grandi famiglie del regno per la città adriatica.
La chiesa di San Paolo, completata circa il 1322, è il più autentico monumento gotico della città; nella cappella dedicata a San Francesco vi è la sepoltura del medico Giovanni Maria Moricino, storico della città e sulle pareti interne relitti degli affreschi che una volta le ricoprivano interamente. La chiesa della SS. Trinità o di Santa Lucia, che pure doveva essere un tempo completamente affrescata, è databile al XIII secolo; vi si conservano un crocefisso di legno e un polittico raffigurante la Madonna del Dolce Canto, del XVI secolo, probabile opera del pittore brindisino Giacomo De Vanis; ha una suggestiva cripta, con affreschi notevoli quali quelli rappresentanti la Maddalena mirrofora e la Madonna in trono. La chiesa del Cristo fu ultimata intorno al 1232 per volontà del beato Nicolò Paglia da Giovinazzo; come nella chiesa di Santa Maria del Casale, nella facciata vi è l’alternarsi in orizzontale della pietra bianca e di quella dorata, interrotta da un grande rosone; all’interno sono due tra le più notevoli espressione della statuaria lignea duecentesca del Mezzofgiorno d’Italia: il Crocefisso e la Madonna col Bambino. La chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita per iniziativa di san Lorenzo da Brindisi grazie al contributo finanziario del duca Massimiliano di Baviera; ha un pregevole portone in legno secentesco, e, all’interno, preziose testimonianze della scuola eburnea bavarese. La chiesa di Santa Teresa, costruita nel 1671 per volontà del sacerdote brindisino Francesco Monetta; nell’attiguo convento dei carmelitani ha oggi sede l’Archivio di Stato..
The Churches of Brindisi
The itinerary of the churches starts in Brindisi where the most important monument is the cathedral, built in 1132 by the decree of Pope Urbano II and the French Archbishop Bailardo. Thanks to the architect Mario Manieri’s project, it was rebuilt after the earthquake of the 20th of February 1743; it was restored in 1957 removing the old triangular pediment and adding eight statues made by the sculptor Fiordegiglio. The unique church of S. Giovanni al Sepolcro has a circular floor plan, and dates back to the beginning of the XII century. It has significant traces of frescoes on the walls. The beautiful and elegant church of Santa Maria del Casale (where you can see the progression from the Romanesque to the Gothic style), was built between 1300 and 1310; on the outside it is adorned with harmonious geometric compositions of grey ashlars sandstone and gold carparo stone, and inside with a baldachin pensile prothyrum on a scaling corbel. Inside there are large frescoes of the same period, works of Rinaldo da Taranto, with Christ sitting among the apostles, Angels playing trumpets, the Heavens, the elect, episodes of the New Testament and stories of the Passion. The other churches are not of lesser importance. The S. Paolo church was built at first in 1322 and it is the most authentic Gothic monument of the city; it was rebuilt in the XVII century and restored in 1949; in the chapel dedicated to St. Francis there is the tomb of Doctor Giovanni Maria Moricino, a historian of the city; on the interior walls there are remains of the frescoes that once completely covered them .
The SS. Trinità church or S. Lucia, that once was completely painted in frescoes, dates back to the XIV century; here are preserved a wooden crucifix and a polittico representing the Virgin of Dolce Canto (XVI century), probably made by Giacomo De Vanis from Brindisi; it has a suggestive crypt adorned with frescos which date back to the XII century. S. Domenico church was completed around 1232 as ordered by Nicolò Pagliara from Giovinazzo. Like the Santa Maria del Casale church, on the Romanesque facade there is an horizontal alternation of the white and gold stone surrounding a large rosette. The Santa Maria degli Angeli church was built in 1609 on the initiative of S. Lorenzo together with the financial contribution of the Duke Massimiliano di Baviera ( on the portal there is the German coat of arms) and the King of Spain Filippo II. Later on it was radically transformed, enlarging the perimetral walls and moving the portal entrance from via S. Lorenzo (formerly via Conserva before 1900) to Piazza degli Angeli; the adjoining old Clarisse convent was demolished to build the primary school for girls in 1916. The church has a valuable door carved with the images of St. Frances, St. Claire and the Evangelists; inside there are two crucifixes one in wood and one in ivory, many canvases and the relics of San Lorenzo.
The Santa Teresa church built in 1671 by the clergyman Francesco Monetta in the Spanish quarter is a typical example of the baroque ecclesiastic architecture ( soldiers came here to defend the Italian coasts from the Turks and remained in Brindisi after intermarrying with the local population).